Napoli ha sfornato un campione
Francesco Mauriello fresco vincitore della 125 tricolore ha le idee chiare: arrivare a correre il mondiale. Ecco la sua storia In un quadro di ricambio generazionale del motociclismo italiano, nuove leve sgomitano e si fanno largo a suon di vittorie. Tra queste c'è Francesco Mauriello, interessante talento campano della velocità. Mauriello, diciassette anni di Mugnano, in provincia di Napoli, portacolori del Moto Club Piccole Pesti, e rider del Team Matteoni Racing, è il nuovo campione italiano della classe 125 Gp del Civ. Risultato che sa di strepitoso, perché la Campania non è la regione per antonomasia legata alla velocità, e che lascia ben sperare per il futuro del centauro Made in Naples: "Ancora – afferma Mauriello – non ho metabolizzato l'affermazione in un campionato difficile come il Civ. Ho iniziato a gareggiare nel 2008, nella classe 125 Sp della Coppa Italia. C'erano ottanta avversari, e nonostante fossi senza esperienza, giunsi secondo. Il 2009 non è iniziato sotto una buona stella, perché nelle prime due prove della Civ, classe 125 Gp, non riuscì neanche a partire. Verso la fine dell'anno scorso è nata la collaborazione con la squadra di Matteoni, unione che quest'anno è stata vincente. A dire il vero alla prima di campionato di Vallelunga, un problema tecnico mi ha costretto al ritiro. Non ci siamo lasciati prendere dallo sconforto, e la reazione c'è stata con due secondi posti colti nei round di Monza e del Mugello. Il momento più bello è legato alla vittoria di Misano, dove ho fatto il passo decisivo verso il tricolore. La differenza l'ho fatta nella costanza di risultati, e quando non potevo vincere, ho cercato di portare a casa più punti possibili". Le 125 di oggi sono delle piccole belve, propedeutiche alle classi maggiori: "Il rapporto – spiega Francesco – peso potenza è incredibile. Non esiste il dosaggio di gas, o acceleri o freni. I tecnici Gianni Bacchilega, Massimo Niosanti e Davide Goretti sono stati bravi nella messa a punto della mia Aprilia. Senza il loro contributo, sarebbe stato impossibile conquistare il titolo. Il mio punto forte nella guida è nell'aggressività nell'ingresso in curva, mentre devo migliorare nella gestione delle qualifiche. I miei idoli sono Kevin Schwantz e Valentino Rossi. Al di fuori delle piste sono un ragazzo che ama stare con gli amici ed andare in discoteca. Frequento il quarto anno dell'istituto tecnico per geometri, e il sogno nel cassetto è arrivare al motomondiale". Il primo passo della scalata mondiale Mauriello l'ha fatto; anche se c'è ancora molto da fare, siamo convinti che il suo sogno si trasformerà presto in realtà.
fonte motonline
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