Donne bikers alla riscossa (DueRuote nel Web)
Paola Cammarota, soprannominata “Miss Harley”, è una di quelle che hanno scelto d’essere protagoniste attive alla guida di una moto, ed oggi con una Harley Davidson 883 R si diverte a girare il mondo con gli occhi di chi vive la propria passione senza limiti: “Ho iniziato – dice la biker napoletana – ad amare tutto ciò che avesse due ruote sin da piccola.
Ricordo che all’età di cinque anni, chiesi a Babbo Natale di regalarmi una di quelle Vespe per bambini che all’epoca erano tanto di moda.
Dopo una marea di giri su scooter, a sedici anni ho guidato la prima moto, una Honda XR 600 di un amico.
Lì capì che quello per la moto sarebbe stato un amore che mi avrebbe accompagnata per tutta la vita”.
La galassia Harley Davidson è forse quella più originale, e Paola una volta ammirata una stella cromata, rimane folgorata: “Un mio ex ragazzo – racconta Miss Harley – era un biker, e con lui ho vissuto molti raduni.
Nel 2005 decisi che era giunto il momento del grande salto, ed acquistai una Buell XB 9 S. La prima meta importante raggiunta guidando fu in occasione dell’hog inverno del 2005, che si tenne a Rimini.
Il viaggio lo feci sotto un diluvio, ma la gioia era così grande, che l’acqua non mi scoraggiò.
L’anno scorso, dietro suggerimento dell’amico Giovanni Borrelli, icona HD a Napoli, acquisto una 883 R.
Mi sembra d’averla sempre guidata, e la sento molto più mia rispetto alla Buell.
La utilizzo sempre, sia per raggiungere l’ufficio, sia per svago nei fine settimana”.
Le moto di Milwaukee una volta acquistate, subiscono quel processo di personalizzazione che le rende creazioni uniche: “Con le Harley – spiega – c’è tanto da divertirsi, perché le puoi modificare nei modi più fantasiosi.
Sulla mia ho cambiato la sella, ho istallato ammortizzatori più bassi, ho sostituito le marmitte con due modello King Fire, il contachilometri è contornato da swarosky, e al posto del sellino posteriore c’è una griglia portapacchi“.
Da tre anni Paola frequenta il Vesuvio Chapter, club capitanato da Alberto Damasco: “E’ – afferma – la mia seconda famiglia, che mi accompagna in questa grande passione.
Un bel gruppo d’amiche ed amici, e quando ci riuniamo il giovedì sera nella club house, il divertimento è di casa.
Cerco di non perdere nessuno degli appuntamenti che organizzano.
Viaggiare in moto è bello, perché assapori le bellezze naturali del tragitto.
Ricordo che all’età di cinque anni, chiesi a Babbo Natale di regalarmi una di quelle Vespe per bambini che all’epoca erano tanto di moda.
Dopo una marea di giri su scooter, a sedici anni ho guidato la prima moto, una Honda XR 600 di un amico.
Lì capì che quello per la moto sarebbe stato un amore che mi avrebbe accompagnata per tutta la vita”.
La galassia Harley Davidson è forse quella più originale, e Paola una volta ammirata una stella cromata, rimane folgorata: “Un mio ex ragazzo – racconta Miss Harley – era un biker, e con lui ho vissuto molti raduni.
Nel 2005 decisi che era giunto il momento del grande salto, ed acquistai una Buell XB 9 S. La prima meta importante raggiunta guidando fu in occasione dell’hog inverno del 2005, che si tenne a Rimini.
Il viaggio lo feci sotto un diluvio, ma la gioia era così grande, che l’acqua non mi scoraggiò.
L’anno scorso, dietro suggerimento dell’amico Giovanni Borrelli, icona HD a Napoli, acquisto una 883 R.
Mi sembra d’averla sempre guidata, e la sento molto più mia rispetto alla Buell.
La utilizzo sempre, sia per raggiungere l’ufficio, sia per svago nei fine settimana”.
Le moto di Milwaukee una volta acquistate, subiscono quel processo di personalizzazione che le rende creazioni uniche: “Con le Harley – spiega – c’è tanto da divertirsi, perché le puoi modificare nei modi più fantasiosi.
Sulla mia ho cambiato la sella, ho istallato ammortizzatori più bassi, ho sostituito le marmitte con due modello King Fire, il contachilometri è contornato da swarosky, e al posto del sellino posteriore c’è una griglia portapacchi“.
Da tre anni Paola frequenta il Vesuvio Chapter, club capitanato da Alberto Damasco: “E’ – afferma – la mia seconda famiglia, che mi accompagna in questa grande passione.
Un bel gruppo d’amiche ed amici, e quando ci riuniamo il giovedì sera nella club house, il divertimento è di casa.
Cerco di non perdere nessuno degli appuntamenti che organizzano.
Viaggiare in moto è bello, perché assapori le bellezze naturali del tragitto.
Credo che oggi le donne bikers non siano un tabù, e che le esigenze di una centaura siano uguali a quelle di un centauro.
Forza ragazze, cosa aspettate a guidare una moto tutta vostra?”.
Alfredo Di Costanzo
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