ALLO STUDIO NUOVA TASSA PER LE DUE RUOTE
Sindacati spaccati, associazioni divise, Comune e Amt possibilisti. La proposta - lanciata da Assoutenti «anche a nome di altre associazioni consumatori» - di una “tassa” sulle due ruote per finanziare il trasporto pubblico in cambio del via libera alle moto sulle corsie gialle, agita la quiete agostana. Palazzo Tursi e azienda si dicono pronti a discutere «ogni proposta utile ad evitare riduzioni pesanti del servizio alla ripresa autunnale». Cisl e Cgil danno prova di pragmatismo «non escludendo nulla a priori per uscire da questa situazione drammatica» mentre gli altri due maggiori sindacati di Amt - Faisa e Uil - ribadiscono la netta contrarietà all’ingresso delle moto nelle corsie gialle.
Il sasso nello stagno l’ha lanciato ieri, dalle colonne del Secolo XIX, il presidente regionale di Assoutenti, Furio Truzzi: «Pensiamo a una card da 50 euro all’anno che dia diritto ai motociclisti di circolare liberamente sulle corsie riservate ai mezzi pubblici e di parcheggiare gratuitamente in centro». Sì, perché Truzzi propone pure di istituire nel cuore della città una “yellow area”, analoga alla Blu Area delle auto e dove gli stalli per le due ruote siano tutti a pagamento. Tranne, appunto, per i titolari della yellow card, la carta gialla che, «al costo di poco più di 4 euro al mese», garantirebbe il diritto di transitare nelle corsie di bus e taxi. E qui si produce la prima, clamorosa spaccatura: quella tra Assoutenti e l’associazione “Due ruote in città” che, pure, hanno sinora combattuto fianco a fianco la battaglia per ottenere il via libera a moto, scooter e ciclomotori sui “corridoi di qualità”.
Il sasso nello stagno l’ha lanciato ieri, dalle colonne del Secolo XIX, il presidente regionale di Assoutenti, Furio Truzzi: «Pensiamo a una card da 50 euro all’anno che dia diritto ai motociclisti di circolare liberamente sulle corsie riservate ai mezzi pubblici e di parcheggiare gratuitamente in centro». Sì, perché Truzzi propone pure di istituire nel cuore della città una “yellow area”, analoga alla Blu Area delle auto e dove gli stalli per le due ruote siano tutti a pagamento. Tranne, appunto, per i titolari della yellow card, la carta gialla che, «al costo di poco più di 4 euro al mese», garantirebbe il diritto di transitare nelle corsie di bus e taxi. E qui si produce la prima, clamorosa spaccatura: quella tra Assoutenti e l’associazione “Due ruote in città” che, pure, hanno sinora combattuto fianco a fianco la battaglia per ottenere il via libera a moto, scooter e ciclomotori sui “corridoi di qualità”.
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