nuovo codice della strada
Il disegno di legge n° 1720 per la modifica del Codice della Strada sta attraversando quella che in gergo istituzionale si chiama “navetta parlamentare”, ovvero la spola del testo tra Camera e Senato per il raggiungimento di un testo condiviso da sottoporre al Presidente della Repubblica per la promulgazione della relativa legge.
Il testo è stato redatto dalla Commissione parlamentare preposta alla tematica specifica ed è stato approvato dalla Camera dei Deputati la scorsa estate, dopodiché, come prevede la procedura per l'attività legislativa, è stato inviato al Senato che lo ha analizzato nel dettaglio per apportarvi, eventualmente, modifiche.
Una tematica così importante non poteva certo passare all'esame del Senato senza che fossero apportati emendamenti, presentati in gran quantità da tutti gli schieramenti che hanno posto l'accento sulla sicurezza, argomento scottante visto che nemmeno l'introduzione della patente a punti e l'inasprimento delle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti sono riuscite a ridurre in modo drastico incidentalità e decessi sulle nostre strade.
Ora il testo emendato tornerà alla Camera dei Deputati ed è ipotizzabile, visto anche il delicatissimo momento politico che stiamo vivendo, che passi ancora almeno tutta l'estate 2010 prima che il Codice della Strada venga aggiornato.
Le novità, se “passeranno” così come sono state proposte dal Senato, coinvolgeranno anche gli utenti delle due ruote e in maniera piuttosto drastica. A motociclisti e scooteristi interessa in particolare l'art. 171, che attualmente riporta l'obbligatorietà del casco. Ebbene, il titolo non sarà più “Uso del casco protettivo per gli utenti di veicoli a due ruote” bensì “Dotazione di sicurezza per la conduzione di veicoli a due ruote”, un'innovazione che, come vedremo, abbraccia tutta la gamma di abbigliamento tecnico protettivo specifico per il motociclista.
Ferma restando l'obbligatorierà del casco, vengono poi declinati i vari tipi di casco da usare, a seconda della potenza del veicolo, e l'obbligo di indossare giacche, guanti e protezioni. Ma ecco nel dettaglio il testo emendato proposto dal Senato relativamente all'art. 171 del C.d.S. .
''Art. 171 – Comma 1. Durante la marcia, ai conducenti, e agli eventuali passeggeri, di ciclomotori e motoveicoli è fatto obbligo di indossare indumenti e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo di tipo omologato, in conformità con i regolamenti emanati dall'ufficio europeo per le Nazioni Unite - Commissione economica per l'Europa e con la normativa comunitaria.”
''Art. 171 – Comma 2. Ai fini di cui al comma 1: a) per i veicoli fino a 11 Kw è obbligatorio l'utilizzo del casco intergrale; b) per i veicoli da 11 Kw a 25 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con protezioni per spalle e gomiti; c) per i veicoli da 25 Kw a 52 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti; d) per i veicoli oltre 52 kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani e di una tuta tecnica o di una giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti e di pantaloni tecnici con protezioni per fianchi e ginocchia.”
I successivi commi dal 3 al 6 prevedono le esenzioni (per veicoli a 3 o 4 ruote con carrozzeria chiusa e a 2 o 3 ruote con cellula di sicurezza), le sanzioni amministrative (da 74 a 299 Euro per il mancato uso e da 779 a 3.119 Euro per la produzione e importazione di indumenti non omologati, rispetto ai quali è previsto anche sequestro e confisca).
E' facile intuire quale sia la portata di queste modifiche. Per circolare anche “solo” con una naked di media cilindrata bisognerà essere protetti da capo a piedi, non solo con il casco, ma con abbigliamento tecnico specifico dotato anche di paraschiena. In questo caso ci sembra sia sfuggito agli onorevoli senatori un dettaglio non da poco: e le scarpe? Dal testo emendato manca il riferimento alle calzature! Si potrà circolare quindi con scarpe da ginnastica o mocassini? Ad ogni modo, già sopra gli 11 Kw – cioè in pratica per veicoli oltre i 125 cc – diventerebbe obbligatorio l'uso di giacca tecnica e guanti, oltre al casco. Stessa cosa per il range 25-52 Kw, rispetto ai quali si aggiunge il paraschiena ma integrato nella giacca.
A questo proposito abbiamo interpellato Giordano Biserni – Presidente dell'ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale), ente da sempre impegnato nella diffusione della cultura per la sicurezza stradale -: “Le innovazioni che si vogliono introdurre con la riforma avranno solo secondariamente un aspetto commerciale, legato al necessario acquisto degli indumenti specifici. L'obiettivo è una maggiore tutela dell'utenza su due ruote e la riduzione del tasso di mortalità che ancora oggi registra 1.400 decessi l'anno. A questo proposito vorrei sottolineare – sottolinea Biserni – che questo sarà solo uno strumento in più di sicurezza passiva perché sono molti altri i fattori su cui agire, prima fra tutti l'eccessiva disinvoltura con cui scooteristi e motociclisti guidano mezzi che, per potenza e velocità raggiungibile, richiederebbero ben altra attenzione e prudenza alla guida. Si tratta in pratica di una necessaria presa di coscienza, perché oltre un certo livello di trauma, protetti o meno c'è ben poco da fare per evitare l'esito più drammatico di un incidente stradale.”
Cosa ne pensate? Sareste disposti a “imbacuccarvi” anche per brevi tragitti? E d'estate? Quali sono le vostre abitudini? Usate sempre giacche tecniche, guanti e paraschiena? Ritenete sia un obbligo ingiusto o una dovuta tutela della salute per la nostra categoria? Commentate numerosi, noi di OmniMoto.it nel frattempo chiederemo ai responsabili di alcune tra le maggiori Case produttrici e distributrici di caschi e abbigliamento tecnico un'opinione al riguardo. Continuate a seguirci!
Autore: Costantino Paolacci
Il testo è stato redatto dalla Commissione parlamentare preposta alla tematica specifica ed è stato approvato dalla Camera dei Deputati la scorsa estate, dopodiché, come prevede la procedura per l'attività legislativa, è stato inviato al Senato che lo ha analizzato nel dettaglio per apportarvi, eventualmente, modifiche.
Una tematica così importante non poteva certo passare all'esame del Senato senza che fossero apportati emendamenti, presentati in gran quantità da tutti gli schieramenti che hanno posto l'accento sulla sicurezza, argomento scottante visto che nemmeno l'introduzione della patente a punti e l'inasprimento delle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti sono riuscite a ridurre in modo drastico incidentalità e decessi sulle nostre strade.
Ora il testo emendato tornerà alla Camera dei Deputati ed è ipotizzabile, visto anche il delicatissimo momento politico che stiamo vivendo, che passi ancora almeno tutta l'estate 2010 prima che il Codice della Strada venga aggiornato.
Le novità, se “passeranno” così come sono state proposte dal Senato, coinvolgeranno anche gli utenti delle due ruote e in maniera piuttosto drastica. A motociclisti e scooteristi interessa in particolare l'art. 171, che attualmente riporta l'obbligatorietà del casco. Ebbene, il titolo non sarà più “Uso del casco protettivo per gli utenti di veicoli a due ruote” bensì “Dotazione di sicurezza per la conduzione di veicoli a due ruote”, un'innovazione che, come vedremo, abbraccia tutta la gamma di abbigliamento tecnico protettivo specifico per il motociclista.
Ferma restando l'obbligatorierà del casco, vengono poi declinati i vari tipi di casco da usare, a seconda della potenza del veicolo, e l'obbligo di indossare giacche, guanti e protezioni. Ma ecco nel dettaglio il testo emendato proposto dal Senato relativamente all'art. 171 del C.d.S. .
''Art. 171 – Comma 1. Durante la marcia, ai conducenti, e agli eventuali passeggeri, di ciclomotori e motoveicoli è fatto obbligo di indossare indumenti e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo di tipo omologato, in conformità con i regolamenti emanati dall'ufficio europeo per le Nazioni Unite - Commissione economica per l'Europa e con la normativa comunitaria.”
''Art. 171 – Comma 2. Ai fini di cui al comma 1: a) per i veicoli fino a 11 Kw è obbligatorio l'utilizzo del casco intergrale; b) per i veicoli da 11 Kw a 25 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con protezioni per spalle e gomiti; c) per i veicoli da 25 Kw a 52 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti; d) per i veicoli oltre 52 kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani e di una tuta tecnica o di una giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti e di pantaloni tecnici con protezioni per fianchi e ginocchia.”
I successivi commi dal 3 al 6 prevedono le esenzioni (per veicoli a 3 o 4 ruote con carrozzeria chiusa e a 2 o 3 ruote con cellula di sicurezza), le sanzioni amministrative (da 74 a 299 Euro per il mancato uso e da 779 a 3.119 Euro per la produzione e importazione di indumenti non omologati, rispetto ai quali è previsto anche sequestro e confisca).
E' facile intuire quale sia la portata di queste modifiche. Per circolare anche “solo” con una naked di media cilindrata bisognerà essere protetti da capo a piedi, non solo con il casco, ma con abbigliamento tecnico specifico dotato anche di paraschiena. In questo caso ci sembra sia sfuggito agli onorevoli senatori un dettaglio non da poco: e le scarpe? Dal testo emendato manca il riferimento alle calzature! Si potrà circolare quindi con scarpe da ginnastica o mocassini? Ad ogni modo, già sopra gli 11 Kw – cioè in pratica per veicoli oltre i 125 cc – diventerebbe obbligatorio l'uso di giacca tecnica e guanti, oltre al casco. Stessa cosa per il range 25-52 Kw, rispetto ai quali si aggiunge il paraschiena ma integrato nella giacca.
A questo proposito abbiamo interpellato Giordano Biserni – Presidente dell'ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale), ente da sempre impegnato nella diffusione della cultura per la sicurezza stradale -: “Le innovazioni che si vogliono introdurre con la riforma avranno solo secondariamente un aspetto commerciale, legato al necessario acquisto degli indumenti specifici. L'obiettivo è una maggiore tutela dell'utenza su due ruote e la riduzione del tasso di mortalità che ancora oggi registra 1.400 decessi l'anno. A questo proposito vorrei sottolineare – sottolinea Biserni – che questo sarà solo uno strumento in più di sicurezza passiva perché sono molti altri i fattori su cui agire, prima fra tutti l'eccessiva disinvoltura con cui scooteristi e motociclisti guidano mezzi che, per potenza e velocità raggiungibile, richiederebbero ben altra attenzione e prudenza alla guida. Si tratta in pratica di una necessaria presa di coscienza, perché oltre un certo livello di trauma, protetti o meno c'è ben poco da fare per evitare l'esito più drammatico di un incidente stradale.”
Cosa ne pensate? Sareste disposti a “imbacuccarvi” anche per brevi tragitti? E d'estate? Quali sono le vostre abitudini? Usate sempre giacche tecniche, guanti e paraschiena? Ritenete sia un obbligo ingiusto o una dovuta tutela della salute per la nostra categoria? Commentate numerosi, noi di OmniMoto.it nel frattempo chiederemo ai responsabili di alcune tra le maggiori Case produttrici e distributrici di caschi e abbigliamento tecnico un'opinione al riguardo. Continuate a seguirci!
Autore: Costantino Paolacci
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